Ingegneria T. & C.
di Antonio Coviello
L’IMPORTANZA DELLA LUCE PER IL COMFORT AMBIENTALE
La luce è strumento di conoscenza: ci permette di percepire, conoscere e assimilare l’ambiente circostante. La progettazione della luce è ciò che consente di migliorare la qualità percettiva degli spazi in relazione alle caratteristiche stesse dell’ambiente e alle predisposizioni e ai desideri di chi ne usufruisce. La luce quindi è un elemento compositivo dello spazio costruito e degli ambiti esterni, ma è anche un elemento fondamentale per rendere gli ambienti più piacevoli in termini di comfort e qualità abitativa
IL BENESSERE VISIVO E' FAVORITO DA UNA BUONA ILLUMINAZIONE
La corretta illuminazione dei locali di studio e dei posti di lavoro è necessaria per consentire in modo agevole lo svolgimento delle mansioni in tutte le stagioni e in tutte le ore del giorno. L'illuminazione deve essere sempre adeguata qualitativamente al tipo di operazione eseguita.Un'illuminazione insufficiente o distribuita non correttamente , diminuisce l'acuità visiva, favorendo l'insorgenza precoce di affaticamento visivo, l'assunzione di posture scorrette e aumentando la possibilità di compiere errori.L'abbagliamento, a sua volta, può determinare una riduzione dell'acuità visiva o difficoltà di accomodazione, con conseguenti difficoltà e affaticamento visivo.In queste condizioni le persone che svolgono attività visive di lettura, potranno lamentare disagi o disturbi (mal di testa, bruciore agli occhi, lacrimazione...), e tenderanno ad avvicinarsi all'oggetto del loro impegno visivo, con conseguente assunzione di posture scorrette ed insorgenze di disturbi a carico sia del sistema visivo che dell'apparato osseomuscolare.Indicazioni sulla bontà dell'illuminazione di un ambiente di lavoro possono essere date dagli stessi operatori e dall'analisi distributiva delle sorgenti luminose. Per quanto riguarda la qualità della luce invece appare più difficile un giudizio immediato; ricordiamo comunque che le lampade consigliate devono emettere una luce il più possibile simile a quella naturale (bianca), per permettere una buona resa dei colori.Di tutti i fattori ambientali l'illuminazione è l'unico per il quale il DPR 19 marzo 1956 n. 303 prevede limiti numerici oltre a dare importanza ali'illuminazione di tipo naturale prescrivendo che "..... i locali di lavoro devono essere convenientemente illuminati a luce naturale diretta.... " quando possibile, anche passaggi corridoi e scale. -Il D. Lgs. 242/96 con l'art. 16, comma VII, precisa che ".... a meno che non sia richiesto diversamente dalle necessità delle lavorazioni e che .... non si tratti di locali sotterranei, i luoghi di lavoro devono disporre di sufficiente luce naturale.In ogni caso tutti i predetti locali e luoghi di lavoro devono essere dotati di dispositivi che consentono un'illuminazione artificiale adeguata per salvaguardare la sicurezza, la salute e il benessere dei lavoratori".Per quanto riguarda l'intensità deirilluminazione, secondo il DPR 303/56, sono da assicurare i valori minimi riportati di seguito:Tali valori di illuminamento, certamente bassi e quindi insufficienti a garantire una buonavisione, sono stati poi modificati in relazione alle effettive esigenze del posto di lavoro.Oggi possono essere raffrontati con quelli raccomandati in altri paesi, tra cui i riferimenti più autorevoli in campo intemazionale delle Società IES (Illuminating Engineering Society) britannica ed americana.Riportiamo di seguito i valori di illuminamento consigliati dallo IES Lighting Handbook per diverse situazioni lavorative e i margini di variabilità per alcune specifiche situazioni lavorative, poiché appare subito evidente come sia possibile operare entro valori discretamente variabili:
CONDIZIONI DI BENESSERE
Assicurare una buona visibilità Intesa come facilità , velocità ed accuratezza con cui svolgere un compito visivo, è una condizione necessaria ma tuttavia non sufficiente a garantire una sana percezione visiva dell'ambiente in cui si opera.Esiste infatti una serie di fattori, requisiti dell'illuminazione, da cui dipende la soddisfazione visiva; tra questi: la distribuzione delle luminanze, la resa del contrasto, il controllo dell'abbagliamento, la resa del colori.Nel caso di impiego di illuminamenti localizzati questi non devono superare di cinque volte l'illuminamento medio dell'ambiente.Oltre, a questi limiti quantitativi di riferimento però, nella fase di progettazione devono essere valutati-anche gli aspetti che riguardano la qualità dell'illuminazione, valutabile principalmente in funzione di tré parametri fondamentali: assenza di abbagliamenti, colore della luce e distribuzione delle ombre.L'abbagliamento è un fenomeno causato dalla eccessiva luminanza di alcuni oggetti presenti nel campo visivo. Il già citato IES Lighting Handbook stabilisce i seguenti rapporti massimi di luminanza per evitare i fenomeni di abbagliamento
Per i livelli di illuminamento consigliati, le lampade fluorescenti con temperatura di colore attorno ai 4000°K garantiscono la migliore resa dei colori e quindi anche l'ottimizzazione dei contrasti.La distribuzione delle ombre risulta infine l'elemento fondamentale per la percezione delle profondità e quindi per l'evidenziazione degli oggetti da guardare. L'assenza o la troppa presenza di ombre possono rendere difficoltosa la visione di oggetti anche bene illuminati o dare luogo a eccessivi contrasti. La distribuzione di sorgenti luminose dovrà quindi essere progettata anche in funzione di questo parametro.
INDICAZIONI PER IL CONTROLLO E LA BONIFICA
L'ubicazione delle sorgenti luminose deve essere anche situata in modo da evitare riflessi ed abbagliamenti fastidiosi. Il mantenimento dei rapporti di luminanza entro i limiti sopra indicati è tendenzialmente volto alla riduzione delle luminanze troppo elevate.A tale scopo è necessario utilizzare sorgenti a bassa luminanza, schermare le sorgentiluminose (tramite l'applicazione-di diffusori o l'installazione di contro soffittature grigliate) o illuminare l'ambiente tramite riflessione sulle pareti e sui soffitti di lampade schermate, eliminare le supertici riflettenti (l'uso di materiali opacizzanti può sensibilmente correggere una situazione già determinata) e fare in modo che le finestre siano munite di opportuni dispositivi di schermatura regolabile per attenuare la luce diurna che illumina il posto di lavoro.Le pareti ed i soffitti dei locali è bene siano tinteggiati con colori chiari e opachi per una maggiore resa dell'impianto di illuminazione e per evitare inopportuni fenomeni di interferenza nella formazione del colore della luce.Ricordiamo infine l'importanza di una manutenzione attenta degli impianti di illuminazione artificiale, che per effetto del deposito di polvere possono ridurre il flusso luminoso anche del 40%.In presenza di tubi fluorescenti ne deve essere prevista la sostituzione secondo un programma stabilito (dopo due anni la riduzione del flusso luminoso può essere anchedel 15-20% rispetto al flusso iniziale)
Resta un fattore molto importante progettare l'illuminazione degli ambienti in funzione della destinazione d'uso stabilita.
Per ogni curiosità o approfondimenti su come fare a migliorare i propri ambienti lavorativi o abitativi, non esitate a contattarci.
Progettazione illuminotecnica ambienti commerciali, casa, lavoro, dimensionamento e realizzazione impianto luminoso, provincia di Salerno, Avellino, NApoli, Benevento, Roccadaspide, ing Antonio Coviello Progettista