Protocollo di Kyoto. Legambiente presenta “Basta case colabrodo”
Un edificio di Bologna: le differenze cromatiche, che delineano strutture orizzontali e verticali, pilastri e solai, evidenziano ponti termici e dispersioni. Sono inoltre visibili dispersioni dai serramenti (fonte: Legambiente)
Legambiente fa il punto sui consumi energetici e gli sprechi nelle case in cui viviamo. Basta case colabrodo! rivendichiamo il diritto a non consumare inutilmente energia
La spesa energetica è una voce rilevante del bilancio delle famiglie italiane. Annualmente per riscaldare o rinfrescare le nostre abitazioni spendiamo tra i 1.500 e i 2.000 euro all’anno. Eppure, questa spesa può essere ridotta fino al 50% con interventi di efficienza energetica negli edifici e con impianti che possono rendere più confortevoli sia d’inverno che d’estate le case in cui viviamo. Nonostante le norme in vigore obblighino a rendere trasparenti le informazioni sui consumi per il riscaldamento e raffrescamento delle abitazioni, in gran parte del Paese queste informazioni sono negate o addirittura false, per cui continuiamo a vivere in case colabrodo senza poter sperare in alcuna opera di riqualificazione in tempi brevi visti i ritardi dei programmi di incentivo.
L’Associazione ambientalista, tramite la termografia, un metodo diagnostico in grado di catturare il gradiente termico delle superfici componendo una mappa con immagini a colori, evidenziando immediatamente le anomalie termiche del corpo materiale, ha constatato che non soltanto gli edifici costruiti fra gli anni ‘50 e i primi anni ’90, quando non si teneva in considerazione il risparmio energetico adeguata considerazione al risparmio energetico, presentano gravi deficienze in termini di efficienza, ma anche le case realizzate in seguito offrono prestazioni energeticamente scadenti.
Sono oltre 500 le termografie (foto a infrarossi) scattate da Legambiente in questi ultimi anni in 45 città italiane, relative a edifici pubblici e edifici residenziali privati. Le immagini raccolte nel dossier presentato oggi (http://www.legambiente.it/contenuti/dossier/basta-case-colabrodo), mostrano i problemi di isolamento termico nelle sedi dei Ministeri che dovrebbero spingere le politiche di efficienza, con evidenti dispersioni termiche da solai interpiano e pilastri; le stesse criticità si riscontrano nelle sedi della Regione Emilia Romagna e in quella del Molise. Idem per l’edificio sede dell'Enea. Numerose criticità rilevate anche in strutture di edilizia residenziale costruite recentemente, pubbliche o private, di Roma, Firenze, Bologna e Milano, ma anche di Foligno, Pesaro, Pescara, Pisa.
scarica il dossier completo: Basta Case Colabrodo
Per cambiare questa situazione servono controlli indipendenti sulle certificazioni energetiche e sanzioni. Le Regioni devono approvare leggi che fissino regole serie per i controlli e giuste sanzioni. Il Governo deve intervenire per sollecitare le Regioni inadempienti e per legare gli interventi energetici con quelli di sicurezza antisismica. Prestazioni energetiche e di sicurezza devono viaggiare assieme, stabilendo l’obbligo del libretto energetico e antisismico per tutti gli edifici esistenti.
Occorre spingere la riqualificazione del patrimonio edilizio dando certezze agli Ecobonus per gli interventi di riqualificazione che scadono a Dicembre 2016, premiando, nelle ristrutturazioni, il miglioramento della classe energetica di appartenenza. Con una ampia riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente sarà possibile ridurre in maniera sostanziale i consumi energetici civili.
Servono poi nuovi strumenti per rilanciare gli interventi di riqualificazione energetici perché troppi interventi su edifici pubblici e privati sono fermi per colpa dei ritardi del Governo. Si deve rendere subito operativo il fondo per l’efficienza energetica introdotto con il Decreto Legislativo 102/2014 e stabilire i criteri per l’accesso da parte di privati e enti pubblici. Occorre poi escludere dal patto di stabilità gli interventi sul patrimonio pubblico che permettono di realizzare interventi certificati e verificati di riduzione dei consumi energetici degli edifici. In ultimo, è necessario intervenire per la semplificazione degli interventi di efficienza energetica, in particolare nei condomini e per gli interventi di retrofit di interi edifici, per permettere alle famiglie di dimezzare i consumi energetici.
Le pubblicazioni della serie Technology Roadmap vengono pubblicate dal 2009, sulla base dell’invito formulato all’Agenzia dai Paesi del G8 nella riunione del 2008 in Giappone (Aomori) e fatto proprio dai Paesi membri dell’Agenzia, al fine di accelerare lo sviluppo di tecnologie energetiche a basse emissioni di carbonio, per affrontare le sfide globali della sicurezza energetica, il cambiamento climatico e la crescita economica. L’AIE ha già pubblicato e sta ulteriormente predisponendo una serie di roadmap globali sulla base di uno scenario che prevede di avere l’80% di probabilità di limitare a 2 °C l’aumento medio globale, riducendo entro il 2050 del 50% le emissioni di CO2 dovute alla produzione di energia.
Ogni tabella di marcia sviluppata rappresenta il consenso internazionale sulle pietre miliari dello sviluppo tecnologico, l'esigenza di leggi e normative, i requisiti di investimento, l'impegno e le campagne di informazione nei confronti dell'opinione pubblica, nonché la collaborazione internazionale.
L’ultima pubblicazione indica come adeguate migliorie apportate all’involucro dell’edificio siano in grado di ridurre drasticamente i consumi energetici. Per “involucro edilizio” deve intendersi l’elemento di interfaccia tra l’organismo edilizio e l’ambiente circostante, che da semplice componente in grado di proteggere l’ambiente interno dalle intemperie, è oggi divenuto sistema determinante per il rendimento energetico degli edifici. Nel complesso, gli edifici sono responsabili di più di un terzo del consumo globale di energia. Quantunque gli approcci sull’intera costruzione siano l'ideale, si deve tener conto che nei Paesi OCSE (quelli che fanno parte dell’AIE) la maggior parte degli edifici attuali saranno ancora in piedi entro il 2050, quindi la tabella di marcia prevede un piano per incentivare ristrutturazioni profonde che possono ridurre i consumi fino al 75%. Il rendimento energetico dei componenti dell'involucro edilizio, compresi i muri esterni, pavimenti, tetti, soffitti, finestre e porte, è fondamentale nel determinare quanta energia è necessaria per il riscaldamento e il raffreddamento, che è pari ad oltre un terzo di tutta l'energia consumata negli edifici, che aumenta fino al 50% nei climi freddi e di oltre il 60% nel sub-settore residenziale nei Paesi dal clima freddo. Ecco di seguito quali sono gli aspetti chiave del rapporto - La costruzione di nuovi edifici offre la migliore opportunità per sviluppare progetti di riscaldamento e raffreddamento passivo, facendo uso di materiali da costruzione ad alta efficienza energetica per ridurre al minimo l'energia necessaria. - La ristrutturazione dell’edificio per far posto a drastiche riduzioni nel consumo di energia dovrebbe costituire una priorità. - Il miglioramento dell'involucro edilizio può aumentare il comfort dei suoi occupanti e la qualità della vita di milioni di cittadini, offrendo significativi vantaggi non solo energetici, quali la riduzione dei costi sanitari per curare le malattie e della mortalità delle popolazioni "a rischio". - La tenuta d’aria, limitando il passaggio attraverso l'involucro dell'edificio, è un modo fondamentale per aumentare l'efficienza energetica sia in una nuova costruzione che nel corso di un drastica ristrutturazione. Gli audit energetici, come i certificati di rendimento energetico, devono includere regolari e convalidate verifiche della tenuta (almeno ogni 10 anni). - I nuovi edifici per uffici dovrebbero essere dotati con sistemi a facciate integrate che ottimizzino la luce del giorno, riducendo al minimo il fabbisogno energetico per il riscaldamento, il raffreddamento, l'illuminazione artificiale e i picchi di uso dell’energia. - È fondamentale aumentare la collaborazione globale per sviluppare più efficienti edifici a zero energia, soprattutto nei climi freddi. - Ricerca e Sviluppo sulle seguenti tecnologie comporteranno maggiori ritorni sugli investimenti: • finestre altamente isolanti; • avanzati strati di isolamento, ad alte prestazioni; • tenuta d’aria a bassa intensità di manodopera, e verifica di convalida a basso costo; • ombreggiature automatizzate e vetrate a basso costo; • materiali più durevoli e a basso costo per tetti riflettenti e rivestimenti riflettenti. - Per fornire ai responsabili politici le informazioni necessarie di cui hanno bisogno, dovrebbero essere definiti i principali indicatori di efficienza energetica e i parametri di riferimento per il consumo di energia di molteplici tipologie edilizie e dovrebbe essere monitorata la disponibilità sul mercato delle tecnologie e dei prodotti più avanzati relativi all’involucro edilizio.
La Tabella di marcia sollecita gli investimenti, le politiche, le normative e le azioni necessarie per promuovere e diffondere queste tecnologie nelle strutture nuove ed esistenti, proponendo soluzioni a lungo termine per limitare la crescita del consumo di energia del settore, che comprende già attualmente oltre la metà del consumo globale di elettricità e che deve tener conto della crescita prevista della popolazione mondiale di altri 2,5 miliardi di individui al 2050.