top of page

Abitazioni intelligenti: le soluzioni del presente

Illuminare casa con un click, monitorare i consumi energetici dell’abitazione e consentire l’accensione, lo spegnimento e la programmazione settimanale degli impianti da remoto. Queste sono solo alcune delle funzionalità domotiche che permettono di rendere “smart” tanto un piccolo appartamento quanto un intero edificio.

Abitazioni intelligenti: le soluzioni del futuro

L’evoluzione digitale del mondo ha comportato anche un profondo cambiamento nel modo di abitare; la casa intelligente è una casa sempre più connessa e capace di interagire con tutti i dati immessi e controllabile da un semplice smartphone. Oggi è possibile, con un semplice click, “ascoltare” la propria casa e “farsi ascoltare” grazie ad APP che permettono di controllare da remoto l’illuminazione, l’impianto di riscaldamento e condizionamento, l’apertura o la chiusura delle finestre ma anche i vari elettrodomestici come lavatrice, lavastoviglie e frigorifero. Infatti, in ogni edificio esistono procedure ripetitive o situazioni simili che si possono automatizzare grazie a sistemi di controllo integrato che sfruttano le nuove tecnologie per ottenere diversi vantaggi come risparmio energetico, risparmio di tempo, sicurezza, controllo da remoto e maggiore comfort.

Come realizzare impianti domotici

Nel caso di edifici di nuova costruzione la Legge 164/2014 (di conversione del DL 133/2014) ha stabilito dal 1 luglio 2015 l’obbligo della predisposizione alla banda larga per gli edifici di nuova costruzione o per le ristrutturazioni sostanziali. I nuovi edifici devono quindi essere equipaggiati di un’infrastruttura fisica multiservizio passiva interna, costituita da adeguati spazi installativi e da impianti di comunicazione ad alta velocità in fibra ottica fino ai punti terminali di rete, e di un punto di accesso, cioè di un punto fisico situato all’interno o all’esterno dell’edificio e accessibile alle imprese autorizzate a fornire reti pubbliche di comunicazione, che consente la connessione con l’infrastruttura interna all’edificio predisposta per i servizi di accesso in fibra ottica a banda ultralarga. Per il cablaggio e la corretta progettazione si può fare riferimento alle Guide 306-2, 64-100/1, 64-100/2 e 64-100/3 del CEI. La norma CEI 306-2 fornisce le raccomandazioni per la progettazione, l’installazione ed il collaudo del cablaggio per le comunicazioni elettroniche negli edifici residenziali, in conformità alle norme tecniche applicabili. Le CEI 64-100/1, 64-100/2 e 64-100/3 utili per la predisposizione delle infrastrutture per gli impianti elettrici, elettronici e per le comunicazioni si rivolgono in particolare ai progettisti edili, agli architetti e agli installatori che lavorano alla costruzione di nuovi edifici o in fase di ristrutturazione radicale. Per rendere domotica un’abitazione, o un intero edificio, è necessario predisporre gli impianti in questa direzione. Mentre in un impianto tradizionale, dov’è assente l’integrazione, ogni funzione prevede un cablaggio separato e dedicato, in un impianto innovativo, alle apparecchiature tradizionali si sostituiscono dei dispositivi “intelligenti” in grado sia di elaborare informazioni che di comunicare tra loro. Sistema BUS con cavo dedicato

Un modo per rendere ‘smart’ la propria abitazione è utilizzare il sistema BUS con cavo dedicato, in altre parole quello in cui il collegamento fisico tra i vari dispositivi è un doppino intrecciato, al quale sono connessi in parallelo tutti i dispositivi tramite di un dispositivo elettronico di interfaccia. Il cavo BUS provvede contemporaneamente all’alimentazione elettrica dei dispositivi ed allo scambio di informazioni tra di essi e consente agli attuatori(dispositivi che eseguono un comando come luci, termosifoni, elettrovalvole ecc) ed ai sensori (i dispositivi che ricevono ordini come interruttori, termostati ecc) di comunicare. Per risolvere eventuali problemi comunicativi tra dispositivi di diverse aziende produttrici è stato “creato” uno standard mondiale per la comunicazione tra i vari componenti dell’impianto: Konnex (KNX). Questo protocollo di comunicazione consente di inserire componenti marchiati KNX nel BUS indipendentemente da chi li ha prodotti. Il sistema KNX utilizza un particolare software denominato ETS che permette di effettuare la configurazione del sistema e il monitoraggio dei dispositivi. Un impianto standardizzato BUS, pur essendo più costoso rispetto ad un impianto tradizionale, è un sistema affidabile, in quanto l’infrastruttura non dipende da onde radio ecc e perciò non è soggetto ad eventuali problemi di disturbi, consente l'integrazione dei sistemi a fronte di una grande semplicità del cablaggio. Questa è una soluzione ideale in abitazioni molto grandi con un gran numero di componenti. Tuttavia potrebbe costituire un problema il fatto che richiede un consistente lavoro di installazione per la posa dei cavi; qualora si voglia evitare la realizzazione di opere murarie si può optare per sistemi alternativi che riducano al minimo eventuali lavori in casa. Sistema ad onde radio

Nel caso si vogliano realizzare impianti domotici in edifici esistenti senza intraprendere una ristrutturazione profonda si può optare per metodi di trasmissione wireless basati su onde radio. La tecnologia Radio ZigBee si basa sull’impiego di dispositivi di comando alimentati a batteria e dispositivi attuatori alimentati dalla rete elettrica e connessi al carico da controllare, che comunicano via radio con segnale avente una frequenza di 2,4 GHz. Grazie a queste caratteristiche è possibile realizzare con estrema flessibilità nuovi impianti elettrici o modifiche di esistenti con ridotti cablaggi e minimi interventi alla struttura muraria. Mediante un’interfaccia specifica, i dispositivi di comando radio ZigBee possono essere integrati ad un impianto con tecnologia BUS. Z-Wave è un altro protocollo wireless progettato appositamente per la domitica che permette la comunicazione bidirezionale tra i dispositivi abilitati e assicura, in luoghi chiusi, una copertura che varia dai 20 ai 30 metri. Sistema ad onde convogliate Tra i mezzi trasmissivi alternativi per la rete di interconnessione di un sistema domotico c’è quello ad onde convogliate che sfruttata la linea elettrica esistente; i comandi quindi vengono inviati sulla rete elettrica e raccolti dalle utenze interessate attraverso un codice di indirizzamento univoco. Poiché la corrente elettrica è soggetta a numerose distorsioni, i problemi di questa tecnologia sono dovuti alle possibili interferenze, superabili con l'adozione di un filtro di linea. Lo standard più diffuso per questo tipo di sistema è X10.

Featured Posts
Recent Posts
  • Facebook Classic
  • Google Classic
bottom of page