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Umidità, Muffe ed infiltrazioni, come eliminarle

Le cause del problema e le soluzioni immediate e definitive per migliora

e il comfort abitativo

Il comfort abitativo degli edifici può essere messo in pericolo da problemi di umidità che spesso portano al degrado dei materiali.

Umidità e muffe: conseguenze su edificio e salute

Una delle conseguenze più fastidiose dell’umidità è l’insorgenza di muffe, funghi microscopici che durante la loro crescita producono spore che si disperdono nell'aria, principalmente in estate e in autunno, e possono crescere sia all'interno che all'esterno delle abitazioni. I microrganismi che costituiscono le alghe e le muffe, quando trovano le condizioni fisico-ambientali adatte, sono in grado in breve tempo di infestare le facciate degli edifici e le pareti interne ed esterne delle abitazioni, portandole ad un rapido degrado. All'interno si trovano soprattutto dove è presente umidità in eccesso e scarsa ventilazione; tendono a svilupparsi più rapidamente con un clima caldo umido, come in estate, e in luoghi poco illuminati (soprattutto su oggetti e materiali umidi). Le alghe, essendo organismi fotosintetici, per vivere necessitano di luce, elevata umidità e sali minerali, per queste loro particolari caratteristiche, sono presenti quasi esclusivamente all’esterno mentre la muffa si forma maggiormente negli ambienti interni in prossimità degli angoli più freddi (ponte termico) e meno illuminati. Il deterioramento delle superfici si manifesta come danni fisici sulle pareti murali come cambio di colore (puntini scuri, macchie compatte nere o verdi), decadimento del rivestimento (corrosione della pittura esterna e dell’intonaco), sfarinamento e sfogliamento e formazione di odori sgradevoli e rilascio di spore allergizzanti.

Umidità e muffa: perché si formano

La presenza di umidità e il proliferare di muffe è legato alla presenza di acqua nelle muratura. All’esterno la ritenzione d’acqua può essere dovuta a: condizioni climatiche e ambientali, elevato grado di assorbimento d’acqua e bassa traspirabilità del rivestimento, presenza di ponti termici (zone fredde) dovuti all’uso improprio di materiali con diverse conducibilità termiche, esposizione agli agenti atmosferici senza elementi architettonici di protezione e scarsa protezione dall’umidità del terreno. All’interno la formazione di condensa, soprattutto nei punti freddi delle pareti, è dovuta a: scarso isolamento termico, presenza di ponti termici, scarso ricambio d’aria, scarso smaltimento dell’umidità prodotta all’interno dei locali. Se il problema si presenta sotto forma di chiazze di umidità e muffe isolate sui muri e circoscritte a zone ben delimitate probabilmente il problema è dovuto a perdite da tubature od infiltrazioni dall’esterno.

Rimedi contro umidità e muffe

Per eliminare l’umidità e l’insorgere di muffe bisogna individuare le cause e poi intervenire in modo efficace. Ad esempio per eliminare l’umidità dovuta ad infiltrazioni d’acqua basta agire sulla fonte di infiltrazione e pulire la parete con un antimuffa affinché il problema non si ripresenti. Per decidere opportunamente gli interventi è bene farsi consigliare da un tecnico specializzato che con l'ausilio di strumentazione specifica e di tecniche non invasive saprà individuare le soluzioni a seconda dell'entità d'intervento che si vuole effettuare. In generale, però, ci sono alcuni consigli che si possono applicare nella maggioranza dei casi. Per prima cosa bisogna assicurarsi che i muri esterni, le fondamenta, i sottotetti e l’attico siano isolati e ben ventilati, cercando di mantenere all’interno dell’abitazione un’umidità inferiore al 50%. E’ inoltre consigliabile: aerare frequentemente l’ambiente, eliminare le macchie di muffa con tinture speciali antimuffa a base di acqua, assicurare la corretta manutenzione di umidificatori e condizionatori e del sistema di ventilazione meccanica, in particolare delle bocchette esterne e dei filtri. In più usare depuratori di aria muniti di filtri adeguati può essere una soluzione efficace nel rimuovere le spore fungine. Si deve quindi agire sia sugli effetti dell’umidità (eliminando le muffe con prodotti specifici) sia sulle cause per risolvere il problema alla radice o perlomeno ridurne la probabilità di formazione.

Prevenzione e trattamento delle muffe

Per eliminare immediatamente la muffa dalla muratura si può optare per detergenti antimuffa che penetrano in profondità e garantiscano una pulizia radicale. Per una pulizia profonda del muro dalle muffe c’è SILANCOLOR CLEANER PLUS di Mapei, una soluzione a base acquosa antialga e antimuffa da utilizzare per la pulizia delle superfici degradate, inodore e senza non solventi che permette l’applicazione anche in ambienti chiusi o poco aerati. Un altro esempio è ProteggiAmbienti® + ArgeNan® di TECNOREDche serve per ripristinare condizioni igienico ambientali ottimali in locali contaminati da colonie micotiche di varia natura presenti sulle superfici. Tra i detergenti esterni antimuffe e antialghe c’è FILAALGAE NET di FILA che elimina alghe, muffe, licheni, sporco e annerimenti dovuti alla polvere ed è efficace dopo soli 15 minuti dall’applicazione. Tra i pannelli antimuffa c’è muffaway® KLIMAPLATTE di NATURALIA-BAU che grazie all’elevata alcalinità, e la veloce asciugatura impedisce la formazione della muffa, mantenendo asciutta e calda la parete. Tra i sistemi di prevenzione attraverso pannelli antimuffa c’è AERO-DRY SANIERPUTZSYSTEM di AERO-DRY ITALIA un sistema di risanamento per interrati che crea una separazione tra muratura umida e carica di Sali e il nuovo intonaco; ciò rende possibile l’utilizzo di una malta di calce (naturale) che permette al muro di “respirare” garantendo un miglioramento impareggiabile del clima abitativo dell’interrato. Tra le pitture antimuffa c’è ATRIATHERMIKA GREEN di COLORIFICIO ATRIA, che elimina gli effetti causati dai ponti termici, sconfigge i problemi legati all’umidità, alla muffa e alla condensa permettendo alla superfici di rimanere asciutte.

Climacell

Tecsit System®

Intonaci e formulati risananti e deumidificanti

Una volta eliminata la muffa bisogna scegliere un intonaco che non permetta la formazione di umidità sulla superficie del muro. Un esempio è Intonaco deumidificante di BIGMAT ITALIA ad alta traspirabilità contenente speciali agenti porogeni, inerti e leganti selezionati, idoneo per il trattamento ed il risanamento di murature soggette all’umidità di risalita. Tra i bionitonaci deumidificanti c’è INTONACO MACROPOROSO 717 di FASSA a base di calce idraulica naturale NHL 3,5 per il risanamento di murature umide per interni ed esterni. Tra i prodotti idrorepellenti e antidegrado per cemento pietra marmo e legno c’è EVERCEM TOP SEAL di TECNOVA GROUP®, un idrorepellente atossico che prolunga la vita dei materiali, proteggendoli dagli elementi usuranti,

Sistemi antiumidità a barriera chimica

Nel caso in cui si vogliano risolvere i problemi legati all’umidità da risalita si può optare per lo sbarramento orizzontale mediante una barriera chimica di resine impermeabilizzanti che non permettono la risalita dell’acqua. Generalmente l'applicazione avviene secondo le normali regole della tecnica di iniezione, sia ad alta che a bassa pressione, inserendo il liquido impermeabile all’interno della parete attraverso dei fori posti ad un’altezza di circa 10 centimetri dal pavimento. Un esempio è CONSILEX BARRIER CREAM di AZICHEM una crema concentrata, a base di silani, formulata specificamente per iniezioni murarie per la formazione di barriere chimiche ad alta efficacia, contro l'umidità da risalita capillare. Il prodotto è perfettamente utilizzabile in murature piene (pietra, mattoni, tufo, arenarie, calcestruzzo) ma può anche essere efficacemente utilizzato in blocchi in laterizio forato (murature alveolate). Tra le barriere chimiche deumidificanti a perfusione per gravità c’è Barriera Chimica S.Paolo, un sistema appositamente studiato per eliminare definitivamente il processo di risalita dell'umidità capillare attraverso l'inserimento a lenta perfusione “a gravità” di uno specifico formulato bicomponente a base di silano monomero idrofobizzante. Un altro esempio è WATER BARRIER di URETEK ITALIA, soluzione unica e brevettata con doppia azione di resina espandente e gel saturante per riempire i vuoti più grandi e isolare i volumi di terreno che sono poi saturati con gel impermeabilizzante. Sistemi di deumidificazione muraria elettrofisica non invasiva

La deumidificazione elettrofisica è un metodo per l'eliminazione dell'umidità da risalita che utilizza dispositivi dotati di generatori di impulsi elettromagnetici che introducono nel muro un campo elettromagnetico che entra in interazione energetica con le molecole dell’acqua e la loro struttura colloidale, contrastandone la risalita. Tra i sistemi per il controllo dell'umidità di risalita capillare c’è Deumidificazione CNT® Domodry® che agisce tramite un piccolo apparecchio a bassissimo consumo (circa 3 watt) che viene installato all’interno dell’edificio e collegato ad una normale presa elettrica domestica e consente la massima flessibilità e adattamento a ogni tipo di ambiente: dal piccolo appartamento alla grande villa o edificio monumentale. Un altro esempio è KontrolDRY® di SKM, una tecnologia di ultima generazione non invasiva, reversibile e totalmente biocompatibile che permette di eliminare, in modo definitivo e permanente, l’umidità in eccesso, senza effettuare alcun tipo di intervento sull’opera muraria. Tra i dispositivi anti-umidità di risalita c’è anche POLOPPOSTO®, un dispositivo mirato a contrastare l’umidità di risalita nelle strutture edilizie tramite impulsi elettrici. Un altro esempio di sistema di deumidificazione elettrofisica è GENIÉ LIGHT BASIC di TECNOVA GROUP, un sistema elettrofisico per l'eliminazione dell'umidità di risalita capillare nelle murature con esclusiva tecnologia a “risonanza d’impulsi in multifrequenza”.

Per risolvere definitivamente il problema dell’umidità dovuta a ponti termici è necessario realizzare un sistema di isolamento termico della struttura, sulla base dei dati tecnici relativi alla zona climatica ed alla tipologia delle strutture esistenti. Un buon metodo consiste nell’applicazione all’esterno della struttura di un cappotto termico, ovvero un sistema di coibentazione di facciate basato su elementi isolanti prefabbricati che vengono applicati sulla parete esterna mediante incollaggio, oppure mediante un ulteriore fissaggio meccanico con tasselli, e che vengono rivestiti con uno o più strati di rasatura. Un esempio è Neopor® - Isolamento esterno a cappotto che permette agli edifici con struttura portante in legno di raggiungere elevati livelli di coibentazione termica anche con lastre di ridotto spessore e di rispettare i livelli di trasmittanza termica periodica previsti dalla normativa senza l’impiego di materiali. Un altro esempio è ISOKAP VENTILATO di CABOX, un sistema a cappotto che consiste nell'installazione di polistirene espanso sinterizzato (EPS a norma UNI 13163) sui muri esterni dell'abitazione, al fine di ridurre in modo significativo le dispersioni termiche ed eliminare così tutti i problemi ad esso associati.

Ingegneria T&C di Antonio Coviello chiedete una consulenza

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