Indagine Termografica ed igrometrica nell'ambito della consulenza tecnica di ufficio
L’immobile da indagare è sito nel comune di Salerno, è un piano seminterrato che si estende in tutta la sagoma dello stabile. Gli ambienti sono riscaldati, le pareti perimetrali sono caratterizzate da spessi divisori in muratura piena. Le aperture di areazione sono contraddistinte da feritoie di circa 20 cm che si sviluppano per tutta la lunghezza delle pareti ci cinta dell'immobile.
l'analisi delle emissioni infrarossi delle pareti è mirata ad individuare dei punti preferenziali da cui è possibile siano avvenute infiltrazioni di acqua dall'esterno dell'immobile, in particolare si richiede di indagare le pareti comunicanti con il locale tecnico di proprietà dell'ente di distribuzione elettrica (ENEL).
Le condizioni climatiche interne ed esterne rilevate al momento del sopralluogo sono le seguenti:
Risultati
Si è proceduti con il rilevamento della mappa termografica delle superfici delle pareti perimetrali dell’immobile combinati con il rilevamento dei valori di umidità ambientale per verificare il sussistere delle condizioni affinché si verifichi condensa localizzata sulle murature ovvero queste siano inumidite da fonti esterne. In oltre si sono misurati puntualmente i valori di umidità contenuti nelle murature attraverso un igrometro dielettrico per contatto. Il rilievo ha interessato solo la regione individuata dall'attore come dante causa di allagamenti. Le pareti interessate dall'indagine sono state analizzate nella fascia bassa sino ad un'altezza di 1 metro, oltre la quale i tramezzi risultavano asciutti.
La mappa igrometrica tracciata è stata riportata in pianta nel grafico seguente:
L'analisi igrometrica ha rilevato che mediamente tutte le pareti presentano un livello di umidità elevato, ciò nonostante vi sono della aree in cui il tenore di acqua assorbito negli intonaci è risultato più gravoso. Il rilievo Termografico ha evidenziato le aree ad elevato contenuto di umidità. Tali zone sono state fotografate ed analizzate ed i risultati sono stati riassunti nell'apposito report allegato alla presente.
CONCLUSIONI
Dalle indagini effettuate, si è evidenziato certamente un problema diffuso di umidità di risalita dovuto al contatto diretto dei pavimenti e di alcune pareti con il terreno sottostante i locali investigati.
Inoltre è stato possibile distinguere le mura investigate: IN PARETE A, PARETE B E PARETE C
Le PARETI A e B in corrispondenza delle zone umide, presentano una temperatura superficiale inferiore rispetto alle aree asciutte, di fatti si può registrare un gradiente superiore ad un grado centigrado. Questo fatto è legato a fenomeni di trasporto di materia e di calore associati alla massa d'acqua che evapora attraverso le mura verso l'interno della sala Direzione. L'acqua che evapora trasporta via con se anche del calore, questo comporta un abbassamento di temperatura nelle regioni che si stanno prosciugando Il fenomeno è tanto più marcato quanto maggiore è la velocità con cui avviene. A riprova di quanto teorizzato vi è il fatto che la temperatura del muro lato ENEL è maggiore della temperatura lato sala DIREZIONE sulla parete A nelle aree investigate, quindi il fenomeno non può essere attribuito ad effetti conduttivi. Pertanto il muro nelle parti inferiori sta attraversando una fase di transizione, ovvero si sta asciugando.
La PARETE C presenta alla base un tenore di umidità piuttosto elevato, ma non è bagnata e non si evidenzia un gradiente di temperatura significativo tra la zona ad umidità elevata e l'area asciutta. Questa manifestazione si giustifica come umidità di risalita. Questo fenomeno drena acqua dal terreno verso l'alto attraverso la parete per diffusione e fa disperdere l'acqua, così drenata per evaporazione, negli ambienti interni all'immobile oggetto di indagine. Il fenomeno è simile, come principio, alla manifestazione rilevata nel caso precedente, ma differente per entità.
Di fatto le pareti che sono a contatto con del terreno (che non è influenzato direttamente da agenti esterni perchè sufficientemente isolato), assorbiranno una quantità pressoché costante di acqua (considerando il terreno come un bacino infinito); per tanto il fenomeno di evaporazione avviene molto lentamente, in condizioni stazionarie e non crea differenze di temperatura in superficie apprezzabili.
In conclusione è possibile che la Parete A, sia stata interessata da fenomeni di allagamenti avvenuti nei giorni precedenti il sopralluogo. Questi però, se avuti luogo, hanno interessato solo la base del muro, in quanto non vi sono segni visibili sugli intonaci in superficie, sia lato sala direzione che lato locale tecnico di proprietà dell'ENEL. In merito alla parete B le cause si rimandano al report termografico allegato.