Il fonometro: classificazione e normativa di riferimento
Il misuratore del livello di pressione acustica segue meccanismi simili all'orecchio umano, rilevando il livello di rumore in ambienti esterni e interni Il rumore è un fattore importante per la sicurezza sul lavoro, determinando spesso problemi sia fisici che legati allo stress, in mancanza di adeguate misure di protezione. Un utile strumento per rilevare e misurare l'esposizione all'inquinamento acustico è il fonometro, sia in ambienti interni che esterni: nel primo caso è particolarmente utilizzato in ambito lavorativo, per registrare i livelli di rumore nelle diverse fasi operative e verificare il rispetto dei valori soglia; nel secondo caso è il mezzo ideale per registrare il livello di rumore raggiunto da una determinata zona. COME FUNZIONA IL FONOMETRO Il funzionamento di base del fonometro reagisce al suono in modo simile all'orecchio umano. In sostanza il dispositivo funziona attraverso la misurazione della pressione acustica: il suono viene tradotto in segnale elettrico corrispondente e misurato attraverso un filtro di ponderazione, indicato con la lettera A per ambienti esterni, con la C per misurare il picco massimo in ambienti di lavoro o con la Z in mancanza di ponderazione. L'apparecchio è costituito da vari dispositivi: il trasduttore (una sorta di microfono), l'amplificatore per i livelli sonori (specialmente bassi), il circuito di pesatura, il banco di filtri, il dispositivo integratore e il corpo esterno che permette di leggere le informazioni. È il trasduttore che permette di trasformare le variazioni di pressione nelle rispettive grandezze elettriche e, una volta convertito il segnale viene elaborato e misurato nel blocco di misura.
Grazie al dispositivo integratore il fonometro permette di calcolare il livello sonoro continuo equivalente, ossia il livello sonoro che un rumore costante dovrebbe produrre arrivare alla quantità di energia acustica fornita dal rumore reale nel tempo. LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO Le modalità di misura cambiano a seconda dei valori di riferimento applicati, che dipendono dalla normativa alla quale si riferiscono. Per la misurazione di rumore in ambiente interno si fa riferimento al decreto legislativo 81/08 (cosiddetto Testo unico sulla Sicurezza) che richiede la registrazione del suono nelle varie fasi di lavoro del personale operante, al fine di verificare che non superino il limite massimo di 87 decibel. Solo in presenza di macchinari molto rumorosi (seghe elettriche, martelli pneumatici) è consentito oltrepassare il valore soglia, ma con un'adeguata formazione del personale e l'opportuna sorveglianza sanitaria. Per gli ambienti esterni, invece, si fa capo alla legge quadro 447 del '95 che all'articolo 8 reca disposizioni “In materia di impianto acustico”.
FONOMETRI PER LA MISURAZIONE PROFESSIONALE DEL LIVELLO ACUSTICO Il fonometro uno strumento, per lo più portatile, utilizzato per la misurazione della pressione sonora o livello acustico.
Il suo impiego preponderante è nel settore industriale per la verifica dell’esposizione dei lavoratori secondo il decreto legislativo 81/08 (cosiddetto Testo unico sulla Sicurezza) e nel settore dell’impatto acustico ambientale in conformità alla legge quadro 447 del '95 “In materia di impatto acustico”.
Oltre a questi campi di applicazione che richiedono un fonometro professionale di fascia elevata in classe 1, spesso con funzioni di integrazione e analisi in frequenza (fonometri integratori e analizzatori), ci sono altre situazione dove esiste la semplice necessità di controllare il livello di inquinamento acustico istantaneo presente nell’ambiente senza necessità di valutazioni approfondite. Cosa è importante sapere sui fonometri: La tipologia: Il fonometro si suddivide principalmente in tre categorie, Fonometro Istantaneo, Fonometro Integratore e Fonometro analizzatore. La classe di precisione secondo normative IEC651: Classe 1 di precisione, classe2 di verifica e classe 3 di sorveglianza La pesatura di frequenza o ponderazione: A/B/C/D, si tratta di un filtro che riproduce la risposta in frequenza con curve differenti, la pesatura “A” denominata con il termine dBA, riproduce curva di risposta dell’orecchio umano e per questo viene tenuta in considerazione per il calcolo di tutti i valori principali di inquinamento acustico. Costanti di tempo: Fast (125msec), Slow (1sec) e Impulse (35msec), che regolano la costante di risposta di acquisizione del microfono. Parametri acustici: si tratta del valore con cui viene visualizzato il livello sonoro. Principalmente i valori più comunemente utilizzato nelle valutazioni dell’impatto acustico in ambienti di lavoro, pubblici e privati sono il parametro SPL (livello di pressione sonora istantaneo), LEQ per i fonometri integratori( livello medio integrato) e Lpk (livello di picco generalmente misurato con curva di risposta “C”). Esistono molti altri parametri idonei alla valutazione accurata dell’inquinamento acustico.
Le prestazioni dei fonometri devono rispettare gli standard internazionali, in particolare per quello che riguarda le costanti di tempo, le curve di ponderazione in frequenza, le caratteristiche direzionali del microfono. La norma CEI EN 61672 (2003) "Elettroacustica - Misuratori del livello sonoro - Parti 1,2,3" prevede 4 classi di strumenti a cui corrispondono quattro livelli di precisione via via decrescenti: classe 0 - fonometri da laboratorio di riferimento classe 1 - fonometro per misure da laboratorio o sul campo in condizioni acustiche definite classe 2 - fonometro per uso generale per misure sul campo classe 3 - fonometro per indagini sul campo di carattere preliminare e per verificare se eventuali limiti stabiliti vengano significativamente violati. Va precisato che la vigente legislazione italiana di controllo dell'inquinamento acustico prescrive l'utilizzo di fonometri integratori di classe 1. I fonometri di classe 1 utilizzati per misurazioni di validità legale, devono essere sottoposti assieme all'intera catena di misura (preamplificatore, microfono, banchi di filtri, calibratore) a taratura periodica biennale obbligatoria da parte di enti accreditati dallo Stato, al fine di validarne il corretto funzionamento; gli estremi dei certificati di taratura devono essere riportati sulle perizie fonometriche.